Gipsoteca "Michele Guerrisi"

È un luogo dove l’arte prende forma in tutta la sua potenza. Qui il passato si fa vivo, ogni angolo racconta una storia, ogni scultura sospira antiche memorie. La Gipsoteca custodisce con amore le opere del maestro Michele Guerrisi, uno scultore che ha saputo plasmare il silenzio dell’eternità con maestria, imprimendo la propria anima nel marmo e nel gesso. Nato a Cittanova, Guerrisi non ha mai dimenticato le sue radici magno‐greche, abbracciando una classicità rigorosa e potente che traspare in ogni dettaglio delle sue creazioni.

Grazie alla generosa donazione della moglie Marta Rempte, oggi è possibile camminare tra le opere di questo artista e rivivere il suo straordinario viaggio individuale e creativo in calchi in gesso: le sculture catturano l’essenza dell’animo umano in tutte le sue sfumature, imprimendo la sua visione intima della bellezza, della forza, ma anche della caducità e della fragilità umana in gesti eterni. Sono frammenti di vita congelati nel tempo. I ritratti, le statue e le miniature dei portali invitano ad immaginare il processo creativo, a percepire l’artista nel momento in cui, con ogni colpo di scalpello, trasforma la materia grezza in emozione pura. Michele Guerrisi non era solo un maestro della forma, ma un narratore di vita, e qui ogni calco rimanda qualcosa di antico e profondo, che aspetta solo di essere ascoltato. Inoltre, l’artista nei suoi scritti svela il tumulto della sua giovinezza: le incertezze di un giovane ventiduenne alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, la voglia di esplorare e imparare. Si “legge” il racconto appassionato dei suoi anni formativi: i disegni umoristici durante gli studi a Palmi, il temuto esame di disegno geometrico, e l’incontro magico con Auguste Rodin, il grande maestro con la barba bianca che diventò un amico e una guida.

E poi gli acquerelli, che sembrano ancora freschi, denotano la sua passione per la pittura, una naturale evoluzione della sua arte figurativa che gli permise di esplorare nuove forme di espressione. La pratica artistica si univa al suo sapere filosofico, e così Guerrisi continuava a creare monumenti che avrebbero segnato la storia, come quelli dedicati ai caduti della Prima Guerra Mondiale, sparsi in tutta Italia, ciascuno un tributo di dolore e speranza.

MAESTRI D’ARTE: OPERE COME SINFONIE VISIVE

Nella Gipsoteca si trovano anche opere di altri maestri che condividevano con lui lo stesso fervore artistico, come Francesco Jerace, Vincenzo Jerace, Alessandro Monteleone e Nicola Gullì. Ognuno di loro ha lasciato un’impronta nella materia,come l’emozionante marmo “Aspettando l’Onda” di Gullì, capace di incantare lo stesso Luigi Pirandello. Sculture che sembrano respirare, figure che raccontano mondi interiori ed emozioni formano una sinfonia visiva che arricchisce l’esperienza del visitatore. Completano il cerchio una selezione di dipinti di maestri tra cui Antonio Cannata, Attilio Zagari e Giuseppe Palumbo, oggi esposti in biblioteca.